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Il processo di liberalizzazione dei mercati dei servizi postali avviato dall'Unione europea con la direttiva 97/67/CE (da ultimo modificata con la direttiva 2008/6/CE) implica, per gli Stati membri, l'abolizione di qualsiasi forma di monopolio, di riserva e di diritti speciali nel settore. Il decreto legge n. 201 del 2011, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n.214, ha affidato ad Agcom le funzioni di Autorità di regolamentazione del settore postale con i connessi compiti in materia di regolazione, vigilanza e tutela degli utenti. Tali funzioni vengono esercitate attraverso la predisposizione di provvedimenti regolatori in materia di accesso alla rete postale e relativi servizi; la determinazione delle tariffe dei settori regolamentati; la definizione di criteri di separazione contabile e la regolamentazione del servizio universale. L'Autorità vigila, inoltre, sull'assolvimento degli obblighi a carico del fornitore del servizio universale e su quelli derivanti da licenze e autorizzazioni; effettua il monitoraggio e l'analisi dei mercati postali; controlla e verifica il rispetto degli standard di qualità del servizio postale. La vigilanza sui servizi regolamentati che l'Autorità effettua può essere particolarmente efficace grazie alle segnalazioni inviate dagli utenti. Per assicurare sempre maggiore tutela agli utenti l'Autorità infine cura le relazioni con le associazioni dei consumatori e provvede a definire anche nel settore postale.

Per poter svolgere in maniera tranquilla e sicura, è buona prassi sapere cosa prevedono le leggi in materia, e quindi conoscere il "diritto postale", anche per poter capire quali sono le linee guida per il futuro e le possibili prospettive di mercato. La base che dà il via al moderno diritto postale, senza partire da troppo indietro, è il DPR n.156 del 23 marzo 1973, divenuto celebre col nome di "Codice Postale". Questo decreto presidenziale, che ha tutti i crismi di legge dello Stato, ha avuto il pregio di codificare, come ami era stato fatto prima, l'intero settore postale, ovviamente così come era conosciuto nel 1973, stilando la maggior parte dei principi base che ancor'oggi possiamo ritrovare nella attuale legislazione vigente (es. segretezza della corrispondenza o come l'impianto base della tariffazione dei pacchi postali). A livello europeo la prima volta che si comincia davvero a parlare di servizi postali, lo si fa collegando questo settore all'ampio schema di liberalizzazione economica che l'Unione Europea voleva attuare per quanto riguarda la fornitura di beni e servizi in genere. Il processo di liberalizzazione nel settore delle cosiddette "public utilities" (attività di pubblica utilità, come appunto il servizio postale), voluto dalla Commissione europea agli inizi degli anni '90 è divenuto realtà per quanto riguarda il settore postale, con l'introduzione, datata 1997, della direttiva 97/67/CE. Giusto per fornirvi una chiave di lettura sull'operatività del legislatore europeo si ricorda che la direttiva europea è un atto adottabile dal Parlamento europeo, chiamato non self executing cioè la direttiva puntualizza gli obiettivi che gli Stati devono raggiungere entro un determinato arco di tempo ma non detta le regole circa i modi in cui il Paese UE deve recepirla. Questa direttiva è stata emanata il 15 dicembre 1997 nell'ambito delle politiche volte ad agevolare la circolazione di merci e servizi all'interno dell'UE, e ad essa si devono tutti i successivi atti inerenti il mondo dei servizi postali. I principali elementi della direttiva sono: L'obbligo a carico di ciascuno Stato europeo di garantire il mantenimento di un servizio postale universale su tutto il proprio territorio; La fissazione di limiti di peso e prezzo della corrispondenza che gli Stati membri possono affidare in esclusiva al servizio postale nazionale; Obblighi per gli Stati membri, attinenti alla qualità e al costo del servizio universale nei rispettivi territori; Obbligo per ciascuno Stato di designare un'autorità indipendente che si occupi prettamente di tutto ciò che riguarda i servizi postali; una prospettiva di ulteriore liberalizzazione, a seguito di un'analisi del settore e di proposte da parte della Commissione europea. L'articolo 3 della direttiva, in particolare, definisce il servizio postale universale come la raccolta, lo smistamento, il trasporto e la distribuzione di invii postali fino a 2 Kg e di pacchi all'interno del territorio nazionale fino ad un massimo di 10 Kg e pacchi in partenza o arrivo dall'estero fino ad un massimo di 20 Kg. La consegna deve essere garantita su tutto il territorio dello Stato, mentre le eccezioni riguardano solo aree particolarmente remote. La raccolta avviene da punti di raccolta dislocati su tutto il territorio nazionale ed accessibili a tutti i cittadini. In Italia la direttiva 97/67/CE viene recepita con il Decreto Legislativo n.261 del 22 luglio 1999, della quale riporta i passi più significativi. La riserva a favore di Poste Italiane è fissata al massimo possibile (350g). Inoltre viene attribuito al Ministero per le Comunicazioni il fondamentale ruolo di controllore del segmento economico inerente il settore postale e si parla per la prima volta in Italia di "Autorizzazione Generale" e di "Licenza individuale". Il 9 aprile 2001 viene approvato il Decreto del Ministro delle Comunicazioni, contenente le "Condizioni Generali del Servizio Postale", cioè si sottopongono a verifiche tutte le fasi che riguardano il servizio postale, lasciando alla libera discrezione solo la tariffazione durante la negoziazione in sede contrattuale. La Direttiva 2002/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 giugno 2002 interviene nuovamente a modificare l'ambito di riserva: la possibilità per gli Stati di riservare una quota di mercato ai propri gestori del servizio universale rimane, ma viene stabilito che i suddetti Stati possano racchiudere nella riserva solo le lettere fino a 100g fino al 2003 e fino a 50g fino al 2006, seguendo sempre una logica di liberalizzazione ed apertura alla libera concorrenza, che ha poi portato all'abolizione della riserva (ad eccezione delle notifiche degli atti giudiziari e delle violazioni del Codice della Strada). Ad oggi, la regolamentazione del settore postale italiano è di competenza dell'Agcom, "Autorità per le garanzie nelle comunicazioni", che mediante l'utilizzo di regolamenti ha recentemente adottato provvedimenti in ordine all'adozione ed al contenuto della "Carta dei Servizi" che un'agenzia postale deve necessariamente avere ed alla modificazione dei requisiti di accesso ai titoli abilitativi per l'entrata nel mercato postale, il cui effettivo rilascio però è ancora di competenza del Mise. Per ciò che concerne il Legislatore, si segnala il "Ddl concorrenza" del 2015, che ha portato con sé l'abolizione, prevista però dal 10 giugno 2016, dell'esclusività riservata a Poste Italiane Spa (quale fornitore del Servizio universale postale) dei servizi di notifica e comunicazione degli atti giudiziari, nonché dei servizi inerenti le notificazioni delle violazioni del Codice della Strada.
Il processo di armonizzazione e liberalizzazione del mercato postale, gi à avviato con la direttiva n. 97/67/CE, successivamente emendata nel 2002 , è stato completato dalla direttiva n. 2008/6/CE. Quest'ultimo intervento, oltre a prorogare al 2011 il completamento del processo di liberalizzazione dei servizi postali, ha imposto agli Stati membri di abolire qualunque forma di monopolio, di riserva e di diritti speciali nel settore postale e di adottare tutte le misure necessarie alla completa apertura del mercato (regolamentazione del servizio universale, accesso alle infrastrutture postali, determinazione dei prezzi e delle tariffe dei servizi postali, etc.). Con specifico riguardo ai titoli abilitativi, nel considerando n. 22 della direttiva 97/67/CE, si afferma che "gli Stati membri dovrebbero avere la possibilit à di regolamentare sul rispettivo territorio, mediante appropriate procedure di autorizzazione, la fornitura dei servizi postali non riservati ai fornitori del servizio universale »; tali procedure debbono essere «trasparenti, non discriminatorie, proporzionate e basate su criteri oggettivi". Il considerando n. 33 della direttiva n. 2008/6/CE sembra concedere spazi agli Stati membri nella scelta del regime al quale assoggettare le attivit à nel settore postale, quando precisa che "agli Stati membri dovrebbe essere consentito di utilizzare l'autorizzazione generale e le licenze individuali ogniqualvolta ci ò sia giustificato e proporzionato all'obiettivo perseguito". Gli obiettivi da perseguire sono indicati all'art. 9 della direttiva postale: Per i servizi che esulano dal servizio universale, si afferma che gli Stati membri possono prevedere autorizzazioni generali nella misura necessaria per garantire la conformit à alle esigenze essenziali, da intendersi come i motivi di interesse generale e di natura non economica che consentono ad uno Stato membro di imporre condizioni in materia di fornitura di servizi postali (articolo 9, paragrafo 1); Per i servizi che rientrano nell'ambito di applicazione del servizio universale, gli Stati membri possono introdurre procedure di autorizzazione, comprese quelle per il rilascio di licenze individuali, nella misura necessaria per garantire la conformit à alle esigenze essenziali e per garantire la fornitura del servizio universale (art. 9, paragrafo 2, primo capoverso). Mentre, quindi, per le autorizzazioni generali l'obiettivo da perseguire è quello di garantire le esigenze essenziali, per le licenze individuali a questo obiettivo si aggiunge la necessit à di garantire la fornitura dei servizi ricompresi nell'ambito del servizio universale. La direttiva postale è stata trasposta nell'ordinamento italiano con il decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, recante "Attuazione della direttiva 97/67/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualit à del servizio". Il decreto è stato modificato dai successivi decreti legislativi 23 dicembre 2003, n. 384 e 31 marzo 2011, n. 58, di attuazione, rispettivamente, delle direttive n. 2002/39/CE e n. 2008/6/CE. Per quanto qui di specifico interesse, le definizioni di "autorizzazioni" previste dal legislatore europeo sono state trasfuse nel novellato art. 1, comma 2, lettera q), del d.lgs. n. 261/1999. Nel sistema delineato dal Legislatore nazionale l'autorizzazione è la categoria generale che ricomprende ogni titolo abilitativo che stabilisce i diritti e gli obblighi specifici nel settore postale e che consente alle imprese di fornire servizi postali e, se del caso, creare ovvero gestire le proprie reti per la fornitura di tali servizi; nell'ambito di tale categoria sono previste due tipologie di titoli abilitativi: la licenza individuale e l'autorizzazione generale.
Il d.lgs. n. 261/1999 prevede, dunque, la "licenza individuale" (articolo 5) per l'offerta al pubblico di servizi postali non riservati che rientrano nel campo di applicazione del servizio universale e l'"autorizzazione generale" (articolo 6) per l'offerta di servizi non rientranti nell'ambito del servizio universale. Anche nel testo pi ù recente del decreto legislativo, a seguito della trasposizione della direttiva 2008/6/CE, è confermata la competenza del Ministero al rilascio delle licenze individuali e al conseguimento delle autorizzazioni generali (art. 5, comma 1, e art. 6, comma 1, del d.lgs. n. 261/1999). A seguito della trasposizione della direttiva 2008/6/CE, il decreto legislativo attribuisce ex novo all'autorit à nazionale di regolamentazione del settore postale (Agenzia) le funzioni di regolamentazione in materia di titoli abilitativi nel settore postale. In particolare, secondo quanto disposto dagli art. 5, comma 4, e 6, comma 3, del d.lgs. n. 261/1999, l'Autorit à è chiamata ad adottare un regolamento in materia di: Requisiti per il rilascio sia delle licenze individuali che delle autorizzazioni generali; Obblighi a carico dei titolari delle licenze e delle autorizzazioni, compresi gli obblighi in materia di condizioni di lavoro di cui all'art. 18-bis del d.lgs. n. 261/1999; Modalità dei controlli presso le sedi di attivit à e, in caso di violazione degli obblighi; Procedure di diffida, nonché di sospensione e di revoca. Con specifico ed esclusivo riferimento alle autorizzazioni generali, è previsto altres ì che l'Autorit à individui le ipotesi in cui l'attivit à può essere avviata contestualmente all'invio al Ministero di una "segnalazione" di inizio attivit à e le ipotesi nelle quali, invece, l'attivit à può avere inizio soltanto ove siano trascorsi quarantacinque giorni dal ricevimento della relativa istanza, salvo che sia comunicato il diniego da parte del Ministero (art. 6, comma 2, del d.lgs. n. 261/1999). La disciplina regolamentare, tuttora vigente è contenuta in due distinti decreti ministeriali: il decreto 4 febbraio 2000, n. 73, con cui è stato adottato il "Regolamento recante disposizioni per il rilascio delle licenze individuali nel settore postale" (d'ora in poi "decreto licenze") ed il decreto 4 febbraio 2000, n. 75, con cui è stato adottato il "Regolamento recante disposizioni in materia di autorizzazioni generali nel settore postale" (d'ora in poi "decreto autorizzazioni"). I due decreti, emendati una sola volta nel 2006, disciplinano sia gli aspetti di regolamentazione generale della materia sotto il profilo dei requisiti e degli obblighi (oggi rimessi all'intervento Autorit à), sia la procedura per il rilascio del titolo nonché il periodo di validit à del medesimo, le vicende estintive e modificative (modalit à di rinnovo, variazioni degli elementi forniti al momento della richiesta del titolo, procedura di cessione a terzi e ipotesi di decadenza).
(art. 5 decreto legislativo 22 luglio 1999 n.261 come modificato dal decreto legislativo 31 marzo 2011 n.58) Titolo abilitativo che consente alle agenzie di poste private di svolgere i servizi non riservati esclusivamente a Poste Italiane ma rientranti quindi nel servizio universale: Raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione degli invii postali fino a 2 kg; Raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione dei pacchi postali fino a 20 kg; Servizi relativi agli invii raccomandati ed agli invii assicurati che non siano attinenti alle notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari di cui alla legge 20 novembre 1992, n.890, e s.m.i. e servizi inerenti le notificazioni a mezzo posta di cui all'art.201 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285. Il termine per il rilascio della licenza individuale o per il rifiuto della stessa è di novanta giorni, decorrenti dal giorno di ricevimento della domanda da parte del Ministero. Il rilascio avviene di solito mediante l'invio da parte del Mise di una PEC con allegato il provvedimento di licenza valido per sei anni. Per chi avesse intenzione di aprire la loro agenzia di poste private con noi, il "Gruppo Italiana Servizi Postali" mette a disposizione un proprio ufficio per il disbrigo di tutta la pratica inerente l'ottenimento della Licenza Individuale.
(art. 6 decreto legislativo 22 luglio 1999 n.261 come modificato dal decreto legislativo 31 marzo 2011 n.58) Titolo abilitativo necessario alle agenzie che intendono fornire servizi postali di natura privata, in quanto autorizza a svolgere i servizi non rientranti nel servizio universale tra i quali, ad esempio: Raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione degli invii postali otre i 2 kg e pacchi oltre i 20 kg e non superiori ai 30 Kg; Raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione della pubblicità diretta per corrispondenza; servizi a valore aggiunto (corriere espresso, consegna nelle mani del destinatario, garanzia di recapito ad una determinata ora, ritiro a domicilio, conferma dell'avvenuta consegna, possibilità di cambio di indirizzo, tracciamento elettronico, ecc.) anche per invii postali fino a 2 kg e pacchi fino a 20 kg; Raccomandata urgente; Recapito della posta elettronica a data o ora certa; Intermediazione con il Fornitore del Servizio Universale. Si consegue sulla base dell'istituto del silenzio-assenso dopo 45 gg. dalla presentazione della dichiarazione del soggetto interessato, su richiesta viene rilasciata una attestazione di avvenuto conseguimento mediante l'invio da parte del Mise di una PEC con allegato il provvedimento di autorizzazione con validità di sei anni. Per coloro che intendono aprire la loro agenzia di poste private con noi, il "Gruppo Italiana Servizi Postali" mette a disposizione un proprio ufficio per il disbrigo di tutta la pratica inerente l'ottenimento dell'Autorizzazione Generale.
Documento fondamentale per un'agenzia poste privata, da esporre nel locale e sul proprio sito internet, la Carta dei Servizi è stata riformata dall'Agcom nel 2014, secondo i seguenti principi che devono essere considerati come guida nella stesura della Carta in oggetto e quindi nella vita professionale di un'agenzia privata. I principi, che è doveroso riportare fedelmente sono: I fornitori di servizi postali assicurano l'eguaglianza di trattamento degli utenti. Fatti salvi gli obblighi di servizio universale, i fornitori di servizi postali indicano agli utenti eventuali misure atte a favorire ogni forma di fruizione differenziata tesa a realizzare condizioni di parità di accesso ed eguaglianza d'uso dei servizi postali ai disabili, agli anziani e alle donne in stato di gravidanza, nonché a favorire l'eliminazione delle barriere alla fruizione dei servizi postali. Tali misure possono prevedere facilitazioni, quali tempi ridotti e priorità nell'accesso ai servizi postali, particolari condizioni economiche e tecniche, nonché servizi di assistenza clienti adeguati alle esigenze. I fornitori di servizi postali agevolano l'attività propositiva delle associazioni di categoria interessate alla formulazione delle suddette carte; I comportamenti dei fornitori dei servizi postali nei confronti degli utenti si ispirano a criteri di trasparenza, obiettività, equità e imparzialità. Le clausole delle condizioni generali di servizio, le specifiche di fornitura del servizio e delle norme regolatrici di settore si interpretano in funzione dei suddetti principi; I servizi sono offerti dai fornitori di servizi postali in modo regolare, continuo e senza interruzioni, ad eccezione di quelle dovute ad interventi di manutenzione e riparazione, e in caso di scioperi debitamente autorizzati nelle modalità dalle Autorità competenti. Ogni fornitore di servizi postali è tenuto a informare in anticipo e con mezzi adeguati gli utenti delle situazioni che comportino interruzioni complete del servizio, con specifica indicazione della durata presumibile dell'interruzione tramite punto di contatto, anche telefonico, e sito web dell'operatore interessato, per ottenere assistenza e notizie più dettagliate. In ottemperanza al principio del diritto di scelta, l'eventuale stipula del contratto di fornitura del servizio postale, il recesso, le variazioni contrattuali per includere o escludere la fornitura di un particolare servizio supplementare o di altre prestazioni aggiuntive sono resi ugualmente accessibili e praticabili attraverso procedure semplici, chiare, trasparenti ed equilibrate; I fornitori dei servizi postali garantiscono che ciascun utente possa esercitare il diritto di accesso alle informazioni che lo riguardano in possesso dell'organismo medesimo, nonché i diritti dell'interessato al trattamento dei dati di cui al d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196; Per migliorare la fornitura del servizio, le associazioni dei consumatori possono produrre documenti, prospettare osservazioni, formulare suggerimenti sui servizi offerti, ai quali i fornitori di servizi postali si impegnano a dare tempestivo riscontro; I fornitori dei servizi postali perseguono il miglioramento progressivo dell'efficacia e dell'efficienza dei servizi, attraverso l'adozione delle soluzioni tecnologiche, organizzative, contabili e procedurali più idonee allo scopo. Inoltre per stilare una Carta dei Servizi conforme ai nuovi dettami dell'Agcom fornitori di servizi postali si impegnano a: Presentare, in modo chiaro, esatto e completo, i contenuti del servizio, i termini e le modalità di erogazione, nonché i prezzi applicati e, laddove previsto, i periodi minimi contrattuali, le condizioni per il rinnovo e il recesso; Descrivere le effettive condizioni tecniche di utilizzo e funzionamento del servizio, nonché le relative caratteristiche e prestazioni tecniche; Fornire, su richiesta, le informazioni in merito a norme in base alle quali sono forniti i servizi postali e le prestazioni supplementari; Informare gli utenti della facoltà di presentare reclamo e, successivamente, eventuale istanza di conciliazione, indicando, in modo chiaro, trasparente e semplice, l'accesso a tali procedure, nonché della facoltà di chiedere all'Autorità (Agcom) di risolvere la controversia. Nelle comunicazioni al pubblico delle condizioni di offerta dei servizi postali, i fornitori dei servizi postali per ciascun servizio devono indicare: La denominazione e un'adeguata descrizione del servizio; Le caratteristiche essenziali del servizio e, comunque, una sua descrizione dettagliata facilmente reperibile dai potenziali clienti, anche mediante l'indicazione di un apposito link e del sito web del fornitore; L'esistenza di eventuali vincoli, obblighi e/o divieti, limitazioni e/o differenziazioni (geografiche, territoriali, tecniche, temporali o di altra natura) per lo svolgimento dei servizi pubblicizzati; I prezzi dei servizi (inclusivi di IVA), eventualmente differenziando l'offerta di servizi analoghi tra diversi ambiti di offerta (es. servizi che rientrano nel campo di applicazione del servizio universale e servizi a valore aggiunto) e differenti tipologie di clientela (es. "privati" e "business"); Tutti i servizi accessori eventualmente disponibili e i conseguenti oneri economici accessori, ove previsti; Gli indennizzi e i rimborsi agli utenti in caso di servizio insoddisfacente, nonché una sintesi sia della procedura da seguire per i reclami.
(art. 5 decreto legislativo 22 luglio 1999 n.261 come modificato dal decreto legislativo 31 marzo 2011 n.58) Sono molti i servizi postali che posso essere svolti dalle agenzie postali private che, avendo ottenuto la Licenza Individuale e l'Autorizzazione Generale da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, si possono ritenere operative al 100%, di seguito forniremo un breve elenco delle varie tipologie di invii postali: POSTA MASSIVA - La Posta Massiva è un prodotto che rientra nell'ambito del servizio postale universale che consente di spedire grandi quantitativi di corrispondenza a tariffe vantaggiose, considerando l'alto numero di pezzi omologati da dover inviare (per omologati si intende invii con lo stesso contenuto e lo stesso peso unitario). Ad esempio è ottimale da offrire in casi di posta con contenuto pubblicitario per una campagna di marketing, ma bisogna tener conto che è necessario rispettare degli standard in relazione al materiale, ai requisiti degli indirizzi e alle specifiche di stampa. I tempi di consegna risultano essere solitamente di 5 gg. dall'accettazione (J+5). In relazione a questo prodotto il "Gruppo Italiana Servizi Postali" ha stipulato uno speciale accordo con Poste Italiane Spa che permette ai propri partners di offrire questo servizio ai propri clienti a prezzi inferiori rispetto ai concorrenti. RACCOMANDATA - La posta raccomandata è forse il servizio principe tra quelli che un'agenzia di poste private può offrire ai propri clienti, in quanto è un servizio a base fortemente fiduciaria. L'invio raccomandato correlato anche al bisogno di dare valore legale alla consegna stessa (si rammenta che il valore legale della consegna raccomandata delle agenzie del "Gruppo Italiana Servizi Postali" è identico a quello delle raccomandate consegnate da Poste Italiane Spa. La raccomandata viene consegnata al destinatario in 2 giorni lavorativi, mentre se il cliente ha necessità di far arrivare al destinatario la propria raccomandata con urgenza vi è la possibilità di usufruire di un servizio aggiuntivo che prevede la consegna entro 6 ore dall'orario di postalizzazione. Le nostra agenzie private posso prevedere la presenza o meno, in base alla volontà del cliente, di una cartolina di ritorno, che attesti formalmente (e legalmente) data e identificativo della consegna. E' altresì possibile verificare e controllare il percorso della raccomandata (che si distingue dalle altre in base ad un identificativo numerico) sul sito web alla voce Tracking online. Se il destinatario non fosse presente al momento della consegna, può sempre ritirare la raccomandata presso l'ufficio dell' agenzia privata affiliata al "Gruppo Italiana Servizi Postali" indicato nell'avviso di giacenza. Dopo trenta giorni dal mancato ritiro, la raccomandata, verrà rispedita al mittente, così come accade anche per consegne rifiutate, indirizzo inesatto, sconosciuto o compiuta giacenza. Il cliente ha anche la possibilità (che diventa obbligo in caso di invio di denaro, titoli o oggetti preziosi) di assicurare il contenuto del proprio invio raccomandato fino ad un massimale di 1.000€. Il cliente che desidera incassare mediante l'attività del recapito, i propri crediti, può farlo utilizzando lo strumento della raccomandata contrassegno, compilando apposita richiesta in duplice copia e dettagliando ogni singolo contrassegno da incassare. L'importo massimo del contrassegno, è pari a 150€, con autorizzazione al ritiro di contanti o 300€ con compilazione di assegno bancario/postale non trasferibile. Le somme incassate, saranno versate al cliente il giorno successivo al recapito e relativo incasso. PACCHI E CORRIERE ESPRESSO - Servizio utile per invii di materiali voluminosi, non confezionabili in una busta. È prevista, per il pacco ordinario, la consegna entro 3 giorni dalla data di postalizzazione, mentre per il servizio di corriere espresso si prevede una consegna celere nell'arco di 24/48 ore dalla data di postalizzazione. Al mittente verrà certificato il recapito mediante avviso di ricevimento. CORRISPONDEZA PRIORITARIA - Classico e storico servizio postale, passato alla storia con il semplice nome di "lettera"; consiste semplicemente nell'immissione diretta nella cassetta delle lettere del destinatario. SCAMBIO DI DOCUMENTI & PONY EXPRESS - Il recapito e consegna dei documenti affidati alla nostra Agenzia privata verrà portato a termine entro 2 ore dal momento della chiamata.
(art. 4 decreto legislativo 22 luglio 1999 n.261 e successive modificazioni) Art. 4 (Servizi affidati in esclusiva) 1.Per esigenze di ordine pubblico, sono affidati in via esclusiva al fornitore del servizio universale a) i servizi inerenti le notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari di cui alla legge 20 novembre 1982, n. 890, e successive modificazioni; b) i servizi inerenti le notificazioni a mezzo posta di cui all'articolo 201 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Questo articolo di legge è stato per anni la vera linea di confine tra settore privato e Poste Italiane Spa, in quanto i benefici del sopramenzionato articolo sono stati tutti appannaggio di quest'ultima. L'Unione europea, dal 1997, chiede agli stati membri (Italia in primis) una piena e completa liberalizzazione del mercato postale, comprendendo quindi nel novero di servizi a disposizione del libero mercato anche quello delle notificazioni. Nell'alveo delle discussioni politiche interne al nostro paese dovrebbe essere intenzione del Legislatore liberalizzare i servizi rientranti nell'art. 4 della 261/99 a partire dal 10 giugno 2016, anche se restano non ancora note le esatte modalità con cui le agenzie private operanti nell'ambito postale dovranno comportarsi per poter dare questo tipo di servizio.
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (meglio conosciuta con l'acronimo Agcom) è l'autorità italiana di regolazione e garanzia, ed ha la sua sede primaria a Napoli oltre che una sede secondaria operativa a Roma, è stata istituita nella sua struttura attuale nel 1997. Il suo compito principale è quello di garantire una corretta competizione degli operatori sul mercato e di tutelare il pluralismo e le libertà fondamentali dei cittadini nel settore delle telecomunicazioni, dell'editoria, dei mezzi di comunicazione di massa e delle poste. Viene naturale intuire già da ora come l'Agcom abbia una funzione centrale nel settore postale, in particolar modo come un'agenzia di poste private non può certo operare sul mercato senza seguire le regole dettate da quest'ultima. Entrando un pochino nello specifico, per ciò che concerne il settore postale, diciamo subito che di esso se ne occupa (sempre per conto dell'Agcom) la Direzione Servizi Postali, che deve sorvegliare, valutare e dirimere tutte le controversie inerenti il mercato postale ed il corretto comportamento di tutte le agenzie presenti sul suolo nazionale, garantendo la pluralità, la trasparenza e la libera concorrenza di questo importante segmento economico; non di secondo piano è che anche il fatto che la Direzione Servizi Postali dell'Agcom deve garantire non solo tutti gli operatori postali ma anche tutti gli utenti da eventuali disservizi o da altre problematiche, potendo persino ad arrivare a sanzionare gli operatori "scorretti". Numerosi sono stati gli interventi messi in campo dall'Autorità, in particolar modo essa è intervenuta nel mercato delle poste private ridefinendo i criteri e gli standard minimi richiesti per l'accesso al mercato, ha rivisto gli standard qualitativi minimi e le tariffe riguardanti il servizio universale ed ha dato maggiori garanzie all'utente finale del servizio postale. Oltre che alla regolamentazione l'Agcom si è anche dedicata a predisporre un sistema di controllo e di monitoraggio circa l'andamento globale del settore postale e del corretto funzionamento dei principi del libero mercato, focalizzandosi sulla vigilanza del rispetto della qualità del servizio, arrivando anche a sanzionare coloro che non rispettassero le garanzie di trasparenza e di qualità volute dall'Autorità. Ad oggi la Direzione Servizi Postali dell'Agcom sta lavorando per eliminare le riserve residue di mercato anche non soggette a libera concorrenza, in maniera tale che il settore postale possa definitivamente completare il percorso di liberalizzazione intrapreso nel 2002.
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